La crisi idrica si sta allargando in quasi tutte le regioni italiane e il bisogno d’acqua per le coltivazioni aumenta. “Ma se è vero che l’agricoltura dovrebbe essere favorita in questo periodo emergenziale, è anche vero che occorre cambiare i sistemi di irrigazione e indirizzarsi verso apparecchiature capaci di razionalizzare il consumo grazie alla gestione e al monitoraggio continuo dell’irrigazione. Il sistema di sensori ambientali e del terreno e la gestione degli stessi da remoto sono la soluzione per fronteggiare questo grande problema, che si teme possa peggiorare nelle prossime settimane”. Così esordisce Bernardo Grieco, CEO di Pan Agri, società attiva da oltre 30 anni nell’automazione irrigua e ideatore del sistema innovativo Irrifarm.
“Nel giro di 2 anni, abbiamo installato oltre 400 macchine in tutta Italia, prevalentemente su agrumi, kiwi, kaki, uva da tavola e fragole. Irrifarm permette all’agricoltore di monitorare e programmare l’irrigazione (scegliendo tempi e volumi dell’acqua) a distanza, mediante applicazioni mobile e desktop. La carenza della manodopera e i rincari dell’energia hanno dato una forte spinta alle vendite. Ora, con l’emergenza siccità, si registra un ulteriore aumento delle richieste e l’interesse arriva addirittura anche dalle risaie, le quali è noto necessitano di grandi quantità d’acqua”.
I sensori ambientali in campo e nel suolo sono di primaria importanza in queste settimane di grande caldo e siccità. Ad esempio, quello relativo all’umidità del terreno è un apparecchio che viene interrato a diverse profondità (10, 30, 50 e 80 cm) e che è in grado di indicare con precisione il grado di umidità degli strati del suolo in cui viene ospitato l’apparato radicale, così da poter capire se bisogna integrare o diminuire l’irrigazione. Inoltre, non di poco conto sono le periferiche radio montate in diverse zone del campo, tramite le quali è possibile conoscere umidità dell’aria, radiazione solare e temperatura in serra o in campo aperto”.
“Il prezzo di vendita, già di per sé contenuto, è rimasto invariato, nonostante i rincari delle materie prime. Per venire incontro alle aziende agricole, abbiamo deciso di assorbire gli aumenti, pur riducendo i profitti. Una strategia che abbiamo potuto adottare, soprattutto perché Irrifarm viene costruito e assemblato nel nostro stabilimento di Scanzano Jonico (Matera)”.
Il sistema Irrifarm viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Netafim con il marchio Netafarm.
Fonte: FreshPlaza