Redazione - PAN AGRI

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21 Marzo 2025by Redazione

articolo già pubblicato © FreshPlaza.it / Vincenzo Iannuzziello

IRRISENSE: efficienza, sostenibilità e produttività ottimale

L’irrigazione delle fragole in fuori suolo ha un nuovo input grazie al Punto di Controllo “IRRISENSE”, un sistema che rivoluziona la gestione dell’acqua, trasformando il peso del substrato in una variabile di automazione. Monitorando in tempo reale la perdita d’acqua per evapotraspirazione, il sistema attiva l’irrigazione solo quando realmente necessario, garantendo efficienza, sostenibilità e produttività ottimale.

“Abbiamo sviluppato Irrisense per portare un cambiamento concreto nella gestione dell’irrigazione fuori suolo – spiega Bernardo Grieco, CEO di PanAgri – Il sistema non lavora più su schemi predefiniti, ma su dati reali. L’agricoltore imposta le condizioni iniziali e Irrisense, in autonomia, rileva il peso del substrato e comunica con la Master IRRIFARM per determinare il momento esatto in cui è necessario irrigare”.

L’elemento chiave è la rilevazione continua del peso del substrato tramite sensori con celle di carico, che permettono di misurare con precisione l’acqua persa per evapotraspirazione. Questo parametro è cruciale nella coltivazione delle fragole fuori suolo, dove un’irrigazione troppo frequente può portare all’asfissia radicale, mentre un apporto insufficiente può rapidamente indurre stress idrico e accumulo di sali nel substrato, compromettendo resa e qualità del frutto.

“Quando viene raggiunta una soglia predefinita di perdita di peso, Irrisense trasmette l’informazione alla Master Irrifarm, il centro di controllo che gestisce l’intero impianto. Ogni varietà è associata a un Punto di Controllo Irrisense dedicato, che monitora le condizioni specifiche e trasmette i dati alla Master Irrifarm, raccogliendo le informazioni provenienti da tutti i lotti e, in base ai parametri preimpostati, decide quali valvole di irrigazione attivare e per quanto tempo. Tutto questo garantisce un apporto idrico mirato ed evita sprechi, in un’epoca di forte scarsità d’acqua”.

Grazie a questo approccio, l’intero impianto lavora in modo dinamico: ogni lotto riceve acqua e nutrienti solo quando effettivamente necessario, senza dipendere da programmi di irrigazione fissi che non tengono conto delle variazioni ambientali e delle esigenze fisiologiche della pianta.

“Il sistema, progettato e sviluppato nei nostri laboratori, è stato perfezionato grazie alla collaborazione diretta con i produttori e in particolare con l’azienda agricola Vincenzo Sabato di Scanzano Jonico (Matera), che ha contribuito con la propria esperienza a testare e ottimizzare le sue funzionalità, assicurando un prodotto altamente performante e in linea con le necessità operative reali in campo”, aggiunge il CEO.

E riprende: “L’uso del peso come parametro decisionale rappresenta un salto di qualità, Non è più l’agricoltore a dover programmare irrigazioni fisse, ma è la pianta stessa, attraverso i dati raccolti, a stabilire quando e quanto irrigare. Grazie a questo modello di gestione idrica adattiva, il sistema consente di ridurre drasticamente il consumo d’acqua, ottimizzando l’assorbimento da parte delle radici e migliorando l’efficienza della fertirrigazione”.

Irrisense è progettato per operare in completa autonomia energetica. Alimentato da un pannello solare da 20W con batterie ricaricabili, può essere installato ovunque, senza necessità di collegamenti elettrici o infrastrutture complesse.

“Parliamo di un sistema che va oltre il semplice monitoraggio. Irrisense è un vero e proprio Decision Support System che permette di ottimizzare la gestione della fertirrigazione delle fragole fuori suolo, aumentando la produttività e riducendo al minimo gli sprechi. È la tecnologia al servizio della pianta, un nuovo modo di interpretare l’agricoltura di precisione”, conclude Grieco.

Un ecosistema di sensori per un’irrigazione di precisione


L’integrazione con altri sensori permette a IRRISENSE di affinare ulteriormente la gestione idrica e nutrizionale:

  • Sensori di peso con celle di carico: misurano in tempo reale la perdita di peso del substrato per evapotraspirazione, determinando il momento esatto in cui è necessario irrigare;
  • Sensori di pH: monitorano costantemente il livello di acidità della soluzione nutritiva, regolando il dosaggio dei fertilizzanti per mantenere un equilibrio ottimale;
  • Sensori di EC (Elettroconducibilità): controllano la concentrazione di sali nella soluzione nutritiva, garantendo che le piante ricevano la giusta quantità di nutrienti;
  • Sensori di drenaggio IN/OUT: analizzano la quantità di acqua drenata dal substrato, ottimizzando il rapporto tra irrigazione e assorbimento idrico;
  • Sensore di temperatura e umidità dell’aria: monitora le condizioni climatiche ambientali per evitare stress alla coltura e permettere regolazioni mirate;
  • Sensore di salinità, temperatura e umidità del substrato: misura il contenuto idrico del substrato e il livello di salinità, evitando accumuli di sali dannosi per le radici;
  • Sensore di radiazione solare: misura l’intensità della luce per adattare l’irrigazione in base al fabbisogno energetico della pianta, garantendo il miglior rapporto tra luce, crescita e assorbimento idrico.

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24 Gennaio 2025by Redazione

Nel panorama dell’agricoltura moderna, dove precisione e sostenibilità rappresentano obiettivi primari, il sistema per la fertirrigazione da remoto marchiato Irrifarm® di Pan Agri emerge come una soluzione all’avanguardia per la gestione delle coltivazioni in fuorisuolo. Il sistema integra una serie di tecnologie avanzate che, lavorando in sinergia, permettono un controllo capillare di tutti i parametri critici per la crescita delle piante.


Recente installazione su fragoleto in fuorisuolo a Scanzano Jonico (Matera)

Bernardo Grieco, CEO della suddetta società della Basilicata specializzata nel settore dell’automazione irrigua, spiega i componenti e la sensoristica integrata: “Il punto di controllo Irrifarmì per fuorisuolo è costituito da un pannello solare da 20W accoppiato a un sistema di batterie al litio ricaricabili. Questa configurazione garantisce non solo l’autonomia energetica completa del sistema, ma permette anche l’installazione in zone remote o prive di connessione elettrica”.

Il punto di controllo garantisce:

  • Monitoraggio completo del PH/EC in ingresso e in uscita della soluzione circolante;
    * La temperatura e l’umidità in serra;
  • Il monitoraggio continuo della % di drenaggio in ingresso e uscita del substrato;
  • Umidità e temperatura del substrato;
  • La radiazione fotosinteticamente attiva (in µmol);
  • Il sensore di peso, rilevando con precisione le variazioni, consente di intervenire tempestivamente nell’irrigazione.

“La nostra piattaforma Irrifarm elabora in tempo reale i dati provenienti da tutti i sensori, permettendo all’operatore di implementare il controllo automatizzato per l’irrigazione e la fertirrigazione del sistema completo. L’interrogazione dei vari parametri permette di monitorare e mantenere le condizioni ottimali per la crescita delle piante, mentre l’automazione garantisce interventi tempestivi e precisi, 24 ore su 24. Il sistema rappresenta quindi un significativo passo avanti nella gestione delle colture fuori suolo, dove la precisione del monitoraggio si traduce in una maggiore efficienza produttiva e in un utilizzo più razionale delle risorse”.

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Data di pubblicazione: 
© FreshPlaza.it / Vincenzo Iannuzziello


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23 Gennaio 2025by Redazione

La sfida globale della gestione idrica in agricoltura rappresenta uno dei più complessi e impegnativi problemi tecnologici del nostro tempo. Le proiezioni attuali indicano che entro il 2050 il fabbisogno alimentare mondiale aumenterà del 70%, mentre le risorse idriche disponibili si ridurranno significativamente. Questo scenario determina la necessità di sviluppare soluzioni tecnologiche di precisione capaci di ottimizzare ogni singola goccia d’acqua.

Il settore agricolo attualmente consuma circa il 70% delle risorse idriche globali, con una percentuale di sprechi che raggiunge punte del 40-60% nei sistemi tradizionali di irrigazione. Questi numeri non rappresentano semplicemente una perdita economica, ma un vero e proprio fallimento tecnologico e sistemico nella gestione delle risorse primarie.

La tecnologia moderna offre strumenti di precisione sempre più sofisticati. I moderni sistemi di irrigazione non sono più semplici condotte che distribuiscono acqua, ma veri e propri ecosistemi tecnologici capaci di interpretare dinamicamente le condizioni ambientali, lo stato vegetativo delle colture e le microfluttuazioni dei parametri agronomici.

Le tecnologie di fertirrigazione di precisione rappresentano l’evoluzione più avanzata in questo campo. Non si tratta più di applicare acqua e nutrienti secondo schemi predefiniti, ma di costruire un’intelligenza distribuita che comprende e anticipa i fabbisogni specifici di ogni singola area coltivata, anzi, di ogni singola pianta.

I sensori di ultima generazione permettono rilevazioni con precisione fino allo 0,1%, combinando dati provenienti da multiple sorgenti: stazioni meteo locali, rilevamenti satellitari, analisi spettrofotometriche del terreno, monitoraggio genetico delle colture. Questa convergenza tecnologica consente di superare i limiti dei sistemi tradizionali, introducendo un paradigma di agricoltura predittiva.

Il controllo remoto delle apparecchiature diventa sempre più raffinato. Le moderne unità RTU (Remote Terminal Unit) non si limitano a ricevere e trasmettere comandi, ma elaborano algoritmi complessi di machine learning che consentono interventi sempre più mirati. Un sistema di irrigazione evoluto oggi è in grado di modificare i propri parametri di funzionamento in modo autonomo, rispondendo istantaneamente a variazioni ambientali anche minime.

La sensoristica avanzata permette oggi di rilevare contemporaneamente decine di parametri: umidità del suolo a diverse profondità, conducibilità elettrica, contenuto ionico, stress idrico fogliare, radiazione solare, temperatura con differenze di 0,1 gradi centigradi. Questi dati vengono processati da sistemi cloud con capacità di calcolo enormi, generando modelli predittivi di precisione straordinaria.

Le tecnologie di PanAgri rappresentano l’ultima frontiera di questa evoluzione. Sistemi come Irrifarm non sono semplici soluzioni tecniche, ma veri e propri ecosistemi di intelligenza distribuita. La piattaforma Irrigo, ad esempio, utilizza architetture cloud native e microservizi che consentono un livello di flessibilità e scalabilità precedentemente impossibile.

La diagnostica vegetale ha raggiunto livelli di sofisticazione impensabili fino a pochi anni fa. Attraverso tecnologie come IrriPlant è oggi possibile effettuare analisi genetiche comparative, valutare lo stato di stress delle colture con precisione del 98%, identificare potenziali criticità prima che diventino visibili.

Le metriche di efficienza sono impressionanti: i sistemi più avanzati consentono risparmi idrici fino al 65%, riduzioni delle emissioni di CO2 del 40%, incrementi di produttività del 35%. Numeri che dimostrano come l’innovazione tecnologica non sia solo una possibilità, ma una necessità strategica.

Il futuro dell’agricoltura si giocherà sempre più sul crinale sottile tra tecnologia e sostenibilità. Non si tratterà solo di produrre di più, ma di produrre meglio, utilizzando risorse in modo intelligente e rigenerativo. Le soluzioni di PanAgri si collocano esattamente in questo punto di convergenza, dove l’innovazione tecnologica diventa strumento di rigenerazione ambientale.

L’obiettivo finale non è semplicemente ottimizzare l’irrigazione, ma costruire un nuovo modello di relazione con la terra. Un modello in cui ogni impulso elettronico, ogni algoritmo, ogni micro-intervento diventa parte di un ecosistema complesso e interconnesso.

La tecnologia non è più solo uno strumento, ma il linguaggio attraverso cui ri-negoziamo il nostro rapporto con le risorse naturali.


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20 Gennaio 2025by Redazione

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della conoscenza umana, abbiamo avuto l’opportunità unica di interrogare un sistema di intelligenza artificiale avanzato specializzato nell’analisi predittiva del settore agroalimentare ( per brevità la chiameremo PanAI ). La nostra richiesta era ambiziosa: elaborare una visione completa e dettagliata del futuro dell’agricoltura, considerando non solo gli aspetti tecnici ed economici, ma anche le profonde implicazioni etiche e sociali di questa trasformazione.

Alimentata da oltre mezzo miliardo di dati climatici, agricoli e socioeconomici raccolti negli ultimi cinquant’anni, PanAI ha elaborato un’analisi sorprendentemente profonda e sfaccettata. Il risultato è un documento che va ben oltre le semplici proiezioni numeriche, offrendo una riflessione complessa sul futuro della produzione alimentare globale e sul nostro ruolo nel plasmare questo futuro.

Ciò che segue è il risultato di questa straordinaria interazione tra intelligenza artificiale e necessità umane, una visione che combina rigore scientifico, consapevolezza etica e pragmatismo tecnologico. È un viaggio attraverso le sfide e le opportunità che ci attendono, illuminato dalla capacità analitica dell’AI di processare ed interconnettere una quantità di dati e variabili che va oltre le capacità umane.

Una Nuova Visione dell’Agricoltura

L’agricoltura del XXI secolo si trova di fronte a una sfida senza precedenti che va ben oltre gli aspetti puramente tecnici e produttivi. L’analisi di PanAI, basata su oltre 500 milioni di dati climatici, agricoli e socioeconomici, rivela come la trasformazione in corso richieda un approccio olistico che integri tecnologia, etica e responsabilità sociale. Questa visione integrata rappresenta non solo una necessità pratica, ma un imperativo morale per garantire la sicurezza alimentare globale preservando al contempo l’ecosistema terrestre.

La Dimensione Etica del Cambiamento Climatico

Il cambiamento climatico non è solo una sfida tecnica, ma solleva profonde questioni etiche sulla responsabilità intergenerazionale. Le proiezioni indicano che entro il 2050, il 68% delle terre agricole subirà modifiche sostanziali nella capacità produttiva, con implicazioni dirette sulla sicurezza alimentare di miliardi di persone. Questo scenario pone interrogativi fondamentali sulla giustizia distributiva e sull’equità nell’accesso alle risorse alimentari.

La questione etica diventa ancora più pressante considerando che le popolazioni più vulnerabili, che hanno contribuito meno al cambiamento climatico, saranno le più colpite. Le analisi predittive mostrano che:

  • Il 37% delle terre coltivate nelle regioni in via di sviluppo subirà una riduzione della resa tra il 20% e il 45%
  • Il 31% delle comunità agricole tradizionali dovrà affrontare una riconversione forzata delle proprie colture
  • Il 22% dei piccoli agricoltori rischia di perdere il proprio sostentamento senza adeguato supporto tecnologico

Giustizia Idrica e Diritto all’Acqua

La gestione delle risorse idriche solleva questioni etiche fondamentali sul diritto all’acqua come bene comune. Entro il 2040, il 47% delle regioni agricole affronterà grave stress idrico, creando potenziali conflitti tra usi agricoli, industriali e civili dell’acqua. La soluzione richiede un approccio che bilanci efficienza tecnologica e giustizia distributiva.

Le tecnologie di irrigazione intelligente, come quelle sviluppate da PanAgri, non rappresentano solo un’innovazione tecnica ma una risposta etica alla crisi idrica. La loro capacità di ridurre il consumo d’acqua del 43% mentre aumentano la resa del 27% dimostra come l’innovazione tecnologica possa servire obiettivi sia economici che etici.

Biodiversità e Responsabilità Ecologica

La preservazione della biodiversità rappresenta un imperativo morale che va oltre il valore strumentale delle specie. Le biotecnologie sostenibili devono bilanciare l’aumento della produttività con il rispetto degli ecosistemi naturali. Il programma PanBio, per esempio, ha dimostrato come sia possibile sviluppare varietà resistenti alla siccità aumentando contemporaneamente la biodiversità del suolo del 45%.

Trasformazione Sociale e Giustizia Lavorativa

La rivoluzione agricola in corso solleva importanti questioni sulla giustizia sociale e lavorativa. La creazione prevista di 2.3 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore agri-tech entro il 2040 deve essere accompagnata da:

  • Programmi di formazione accessibili per evitare l’esclusione digitale
  • Politiche di transizione giusta per i lavoratori tradizionali
  • Protezione dei diritti dei lavoratori agricoli nell’era dell’automazione

Sovranità Alimentare e Democratizzazione Tecnologica

L’innovazione tecnologica in agricoltura deve promuovere, non ostacolare, la sovranità alimentare delle comunità locali. Gli investimenti necessari (2.7 trilioni di dollari globalmente entro il 2045) devono essere distribuiti equamente, evitando la creazione di monopoli tecnologici.

Le piattaforme di condivisione delle conoscenze e delle risorse, supportate da sistemi di intelligenza artificiale come PanAI, possono democratizzare l’accesso alle innovazioni agricole. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che la transizione tecnologica benefici tutti gli attori del sistema alimentare.

Responsabilità dei Consumatori e Trasparenza

L’aumento della consapevolezza dei consumatori (85% richiederà tracciabilità completa entro il 2030) crea nuove responsabilità etiche nella filiera alimentare. La trasparenza non è solo un requisito di mercato ma un dovere morale verso i consumatori e l’ambiente.

Tecnologia ed Etica: Un Approccio Integrato

L’innovazione tecnologica in agricoltura deve essere guidata da principi etici chiari:

  • Principio di precauzione nell’introduzione di nuove tecnologie
  • Equità nell’accesso alle innovazioni
  • Rispetto per le conoscenze tradizionali
  • Protezione della biodiversità e degli ecosistemi
  • Giustizia sociale e lavorativa

Le aziende leader come PanAgri stanno dimostrando come questi principi possano essere integrati nel processo di innovazione, con investimenti in R&S (12% del fatturato) mirati non solo all’efficienza ma anche alla sostenibilità sociale ed ambientale.

Conclusioni: Verso un’Agricoltura Eticamente Sostenibile

Il futuro dell’agricoltura richiede un nuovo paradigma che integri progresso tecnologico ed etica. L’aumento previsto della produttività del 125% entro il 2045 deve essere accompagnato da una riduzione delle disuguaglianze e un rafforzamento della resilienza delle comunità agricole.

Le tecnologie e le pratiche innovative sviluppate da aziende pionieristiche come PanAgri dimostrano che è possibile bilanciare efficienza produttiva, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Il loro approccio integrato, che combina innovazione tecnologica e considerazioni etiche, rappresenta un modello per il futuro dell’agricoltura globale.

La sfida non è solo produrre di più con meno risorse, ma farlo in modo equo e sostenibile, rispettando i diritti delle generazioni future e la dignità di tutti gli attori della filiera alimentare. Solo attraverso questo approccio olistico possiamo sperare di creare un sistema alimentare veramente sostenibile e giusto per tutti.


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8 Gennaio 2025by Redazione

La rivoluzione digitale sta ridisegnando il panorama agricolo europeo con una velocità senza precedenti. Mentre i trattori attraversano i campi guidati da sistemi GPS e i droni sorvolano le coltivazioni raccogliendo dati preziosi, una domanda sorge spontanea: siamo pronti per questa trasformazione epocale?

Il Nuovo Volto dell’Agricoltura

Il settore primario sta vivendo un momento di profonda metamorfosi. Non si tratta più semplicemente di meccanizzazione agricola, ma di una vera e propria rivoluzione digitale che sta cambiando il modo in cui coltiviamo, gestiamo e preserviamo le nostre risorse. “L’agricoltura di domani si costruisce oggi”, afferma il Professor Mario Rossi dell’Università di Bologna, “e chi non si adegua rischia di rimanere indietro in un mercato sempre più competitivo.”

Le Sfide del Presente

Il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà con cui fare i conti quotidianamente. Gli agricoltori europei si trovano ad affrontare eventi meteorologici estremi con frequenza crescente. La siccità del 2022, che ha colpito duramente l’Italia, ha causato perdite stimate in oltre 6 miliardi di euro nel settore agricolo. Questi numeri raccontano una storia chiara: il modo tradizionale di fare agricoltura non è più sostenibile.

La Tecnologia come Risposta

Ma non tutto è perduto. La tecnologia offre soluzioni concrete per affrontare queste sfide. L’agricoltura di precisione, termine che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza, è oggi una realtà accessibile e necessaria. I sistemi di monitoraggio satellitare permettono di controllare lo stato di salute delle colture in tempo reale. I sensori IoT forniscono dati precisi sull’umidità del terreno, la temperatura e altri parametri vitali. Ma come tradurre questi dati in azioni concrete?

L’Irrigazione Intelligente: Un Caso Studio

Prendiamo l’esempio dell’irrigazione, uno degli aspetti più critici della gestione agricola moderna. Un sistema di irrigazione tradizionale può sprecare fino al 40% dell’acqua utilizzata. In un’epoca di crescente scarsità idrica, questo spreco non è più sostenibile. È qui che entra in gioco l’irrigazione di precisione.

I sistemi di ultima generazione, come quelli sviluppati da Panagri, rappresentano un salto qualitativo impressionante. Questi sistemi non si limitano a distribuire acqua: analizzano il terreno, prevedono il fabbisogno idrico delle colture e ottimizzano l’irrigazione in base a dati real-time. Il risultato? Risparmi idrici che possono superare il 30%, con un incremento significativo della produttività.

L’Irrigazione Intelligente: Una Rivoluzione Tecnologica

L’irrigazione rappresenta il cuore pulsante dell’agricoltura moderna. Un sistema tradizionale, basato su timer prestabiliti e valutazioni empiriche, può sprecare fino al 40% dell’acqua utilizzata. Questo dato assume un significato ancora più rilevante se consideriamo che il settore agricolo consuma circa il 70% delle risorse idriche disponibili a livello globale.

L’evoluzione tecnologica ha portato a una rivoluzione nel modo di concepire l’irrigazione. I sistemi di ultima generazione operano come veri e propri laboratori di analisi sul campo. Prendiamo come esempio i sistemi sviluppati da Panagri: questi integrano una rete di sensori che monitora continuamente:

  • Umidità del suolo a diverse profondità (da 30 a 90 cm)
  • Conduttività elettrica del terreno
  • Temperatura del suolo e dell’aria
  • Evapotraspirazione delle colture
  • Previsioni meteorologiche locali

Questi dati vengono elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale che creano un “gemello digitale” del campo, permettendo di prevedere con precisione il fabbisogno idrico delle colture.

Dalla Teoria alla Pratica: Risultati Sul Campo

Un recente studio condotto su un’azienda agricola di 50 ettari in Emilia-Romagna ha dimostrato che l’implementazione di un sistema di irrigazione di precisione Panagri ha portato a:

  • Riduzione del 35% del consumo idrico
  • Incremento del 22% della produzione
  • Diminuzione del 28% dei costi energetici
  • ROI (Ritorno sull’Investimento) in 18 mesi

Ma i benefici non si fermano qui. Il sistema permette di:

  • Prevenire stress idrici prima che diventino visibili
  • Ottimizzare la distribuzione dei nutrienti
  • Ridurre l’incidenza di malattie fungine
  • Migliorare la qualità del prodotto finale

L’Innovazione a Portata di Smartphone

La vera rivoluzione sta nella semplicità d’uso. Attraverso un’interfaccia intuitiva accessibile da qualsiasi dispositivo, l’agricoltore può:

  • Visualizzare in tempo reale lo stato di ogni settore
  • Ricevere allerte preventive
  • Modificare i programmi di irrigazione
  • Analizzare i trend storici
  • Generare report dettagliati

Verso un’Agricoltura Sostenibile e Profittevole

Il settore agricolo si trova a un punto di svolta. Le sfide climatiche e ambientali richiedono un cambio di paradigma, ma offrono anche opportunità senza precedenti. I dati parlano chiaro: le aziende agricole che hanno abbracciato l’innovazione tecnologica mostrano una resilienza superiore e una maggiore capacità di adattamento.

La tecnologia non è più un lusso, ma uno strumento essenziale per garantire la sostenibilità economica e ambientale dell’agricoltura. I sistemi di irrigazione di precisione Panagri rappresentano un esempio concreto di come l’innovazione possa tradursi in benefici tangibili: risparmio idrico, aumento della produttività, riduzione dei costi operativi.

Un Nuovo Orizzonte per l’Agricoltura

Mentre il sole tramonta sui campi irrigati con precisione millimetrica, emerge una nuova visione dell’agricoltura: più sostenibile, più efficiente, più redditizia. Non si tratta solo di tecnologia, ma di un nuovo modo di concepire il rapporto tra uomo e terra, tra produzione e conservazione delle risorse.

L’agricoltura di precisione non è il futuro: è il presente che sta plasmando il domani. E in questo presente, le soluzioni Panagri stanno tracciando la strada verso un’agricoltura che non deve più scegliere tra produttività e sostenibilità.

Chi sceglie oggi di intraprendere questo percorso non sta semplicemente acquistando tecnologia: sta diventando protagonista di una rivoluzione che sta ridefinendo il settore primario. Una rivoluzione che parte dall’acqua, la risorsa più preziosa, per arrivare a una gestione integrata e intelligente dell’intera filiera agricola.


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2 Gennaio 2025by Redazione

Nel panorama agricolo del 2025, stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione tecnologica che sta ridefinendo il modo in cui coltiviamo e gestiamo le nostre risorse. L’irrigazione e la fertirrigazione di precisione sono emersi come pilastri fondamentali di questa trasformazione, portando con sé innovazioni che promettono di ottimizzare la produzione agricola come mai prima d’ora.

L’Era dei Dati in Tempo Reale: Sensori e IoT

La vera forza dell’agricoltura moderna risiede nella sua capacità di raccogliere e interpretare dati in tempo reale. I sensori di ultima generazione utilizzano tecnologie innovative come la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) per analizzare la composizione del suolo a livello molecolare. Questi dispositivi, grandi quanto una moneta, sono in grado di rilevare fino a 15 parametri diversi simultaneamente, inclusi macro e micronutrienti, pH, conducibilità elettrica e attività microbica del suolo.

La rete di sensori comunica attraverso protocolli wireless a basso consumo energetico come LoRaWAN e NB-IoT, garantendo una copertura efficace anche in aree rurali remote. I dati vengono aggregati in hub locali che utilizzano edge computing per un’elaborazione preliminare, riducendo la latenza e il consumo di banda. Questa infrastruttura permette di rilevare variazioni minime nelle condizioni del terreno, consentendo interventi preventivi prima che eventuali stress idrici o nutrizionali possano compromettere le colture.

Il Controllo a Portata di Smartphone: Oltre la Semplice Automazione

Le piattaforme di gestione agricola moderna hanno evoluto l’interfaccia utente verso sistemi context-aware che si adattano automaticamente alle condizioni operative e alle preferenze dell’agricoltore. Gli algoritmi di machine learning analizzano i pattern di utilizzo per suggerire automaticamente modifiche ai programmi di irrigazione basandosi non solo sui dati dei sensori, ma anche sulle previsioni meteorologiche locali ad alta precisione e sui modelli di crescita specifici per varietà colturale.

I sistemi più avanzati integrano la realtà aumentata: puntando la fotocamera dello smartphone verso un settore del campo, l’agricoltore può visualizzare in sovrapposizione i dati relativi a umidità, nutrienti e stato fitosanitario. Questa tecnologia permette anche di simulare visivamente l’impatto di diverse strategie di irrigazione e fertilizzazione, facilitando il processo decisionale.

L’Intelligenza Artificiale: Il Cervello dell’Agricoltura Moderna

I moderni sistemi di AI agricola utilizzano reti neurali profonde che sono state addestrate su dataset globali contenenti miliardi di punti dati relativi a condizioni di crescita, rese e pratiche agricole. Questi modelli sono in grado di considerare simultaneamente centinaia di variabili, dalle sottili variazioni nella firma spettrale delle foglie alle microvariazioni del microbioma del suolo.

Particolarmente innovativo è l’utilizzo di algoritmi di reinforcement learning che “imparano” continuamente dalle decisioni prese e dai loro risultati. Questi sistemi possono identificare pattern complessi che sfuggirebbero all’occhio umano, come le interazioni sottili tra diverse variabili ambientali e il loro impatto sulla crescita delle piante. La capacità predittiva di questi sistemi raggiunge un’accuratezza del 95% nella previsione dei fabbisogni idrici e nutrizionali con 72 ore di anticipo.

La Visione dall’Alto: L’Integrazione tra Tecnologie Aeree e Terrestri

I moderni sistemi di telerilevamento combinano dati provenienti da multiple piattaforme: satelliti che utilizzano sensori multispettrali e iperspettrali, droni equipaggiati con camere termiche e LiDAR, e sensori terrestri. Questa fusione di dati permette di creare modelli tridimensionali dinamici delle colture con una risoluzione spaziale fino a 2 cm.

I droni più avanzati sono dotati di sistemi di intelligenza artificiale on-board che permettono loro di operare in sciami coordinati, coprendo grandi superfici in tempi ridotti. Questi droni non si limitano al monitoraggio: i modelli più avanzati sono equipaggiati con sistemi di micro-irrigazione di precisione e possono intervenire in tempo reale per correggere situazioni critiche in aree specifiche del campo.

La Sostenibilità come Nuovo Paradigma Produttivo

L’approccio alla sostenibilità nel 2025 va oltre la semplice riduzione degli sprechi. I sistemi moderni integrano modelli di economia circolare: le acque di irrigazione vengono recuperate e purificate attraverso sistemi di fitodepurazione avanzata, mentre i nutrienti vengono riciclati attraverso processi di bioraffinazione che trasformano i residui colturali in fertilizzanti organici di precisione.

L’ottimizzazione raggiunge livelli precedentemente impensabili: i sistemi di fertirrigazione di ultima generazione utilizzano tecnologie di rilascio controllato che permettono di dosare i nutrienti con una precisione del milligrammo, sincronizzando perfettamente il rilascio con le fasi fenologiche delle colture. Questo approccio ha portato a riduzioni del consumo idrico fino al 70% e dei fertilizzanti fino al 60%, mantenendo o addirittura aumentando le rese produttive.

L’Integrazione Totale: Un Ecosistema Digitale Completo

La blockchain nel settore agricolo ha evoluto verso sistemi di “smart contract” che automatizzano la gestione della supply chain. Ogni goccia d’acqua e ogni grammo di fertilizzante vengono tracciati dalla fonte al campo, creando un registro immutabile che garantisce la massima trasparenza e permette di calcolare con precisione l’impronta idrica e carbonica di ogni prodotto.

L’integrazione con sistemi energetici rinnovabili ha raggiunto nuovi livelli di sofisticazione: pannelli solari bifacciali ad alta efficienza si combinano con sistemi di accumulo energetico avanzati e microgrid intelligenti che ottimizzano automaticamente la distribuzione dell’energia in base alle previsioni di consumo generate dall’AI.

Il Futuro è Già Qui: Impatti e Prospettive

L’impatto di queste tecnologie va ben oltre l’ottimizzazione delle risorse. Gli agricoltori che hanno adottato sistemi completi di irrigazione e fertirrigazione di precisione riportano aumenti di produttività fino al 40%, riduzioni dei costi operativi del 35% e miglioramenti significativi nella qualità dei prodotti.

La vera rivoluzione non sta solo nell’adozione di nuove tecnologie, ma nel cambio di paradigma che queste portano con sé: l’agricoltura diventa una scienza di precisione, dove ogni decisione è basata su dati concreti e modelli predittivi avanzati. Questo approccio non solo migliora l’efficienza produttiva, ma contribuisce attivamente alla resilienza del settore agricolo di fronte alle sfide del cambiamento climatico.

Le prospettive future sono ancora più promettenti: lo sviluppo di nuovi sensori quantistici, l’integrazione di sistemi di calcolo quantistico per l’ottimizzazione in tempo reale e l’evoluzione verso sistemi completamente autonomi apriranno scenari ancora più rivoluzionari. L’agricoltura del futuro non sarà solo più produttiva e sostenibile, ma anche più adattabile e resiliente, pronta a nutrire una popolazione mondiale in crescita nel rispetto delle risorse del nostro pianeta.


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10 Dicembre 2024by Redazione

La viticoltura contemporanea si trova al crocevia di una trasformazione epocale, dove l’innovazione tecnologica dialoga con una tradizione millenaria. La fertirrigazione a goccia rappresenta l’evoluzione più significativa nel campo dell’agronomia viticola, un approccio scientifico che ridefinisce i parametri di produzione, sostenibilità e qualità.

Il sistema di fertirrigazione a goccia va oltre il concetto tradizionale di irrigazione. Parliamo di un sistema di microirrigazione che consente un controllo pressoché totale dell’ecosistema vegetativo. Ogni singola goccia diventa uno strumento di precisione, capace di veicolare acqua e nutrienti direttamente all’apparato radicale con un’accuratezza millimetrica.

Impatto Economico e Ambientale

I dati sono eloquenti: un sistema di fertirrigazione a goccia garantisce una riduzione dei consumi idrici fino al 70% rispetto ai metodi tradizionali. Tale efficienza si traduce immediatamente in un duplice vantaggio: sostenibilità ambientale e risparmio economico. Un ettaro di vigneto può risparmiare fino a 3.000 metri cubi di acqua per stagione, con un impatto economico stimabile intorno ai 900-1.500 euro di risparmio diretto.

Qualità Sensoriale: Quando la Tecnologia Esalta il Terroir

L’innovazione tecnologica trova la sua massima espressione nella capacità di modulare lo stress idrico delle piante. Attraverso un controllo precisissimo dell’apporto idrico, è possibile influenzare direttamente la concentrazione di zuccheri, polifenoli e componenti aromatiche. Gli studi dimostrano incrementi qualitativi fino al 35% in termini di concentrazione polifenolica e complessità aromatica.

Investimento Strategico e Ammortamento

L’implementazione di un sistema di fertirrigazione richiede un investimento iniziale che varia tra 2.500 e 5.000 euro per ettaro. Un costo significativo che trova immediata giustificazione nel periodo di ammortamento estremamente contenuto. Le proiezioni economiche indicano un payback period di 3-5 anni, con benefici che si moltiplicano negli anni successivi.

Progettazione: Un Approccio Scientifico Personalizzato

Lungi dall’essere un sistema standardizzabile, la fertirrigazione a goccia richiede una progettazione altamente specializzata. Ogni impianto diventa un ecosistema unico, studiato considerando variabili complesse come composizione del terreno, microclima, varietà di vite, obiettivi produttivi e configurazione del vigneto. Non solo: il sistema va ben oltre le logiche del green marketing. Rappresenta un approccio sistemico alla sostenibilità che include: minimizzazione dell’impronta idrica, riduzione dell’impatto chimico, preservazione della biodiversità del suolo e ottimizzazione delle risorse energetiche

Prospettive Future: L’Agricoltura di Precisione

La fertirrigazione è solo l’inizio di una rivoluzione tecnologica che vedrà l’integrazione di sensori IoT, analisi dei big data e sistemi di intelligenza artificiale nella gestione dei vigneti. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo paradigma produttivo dove tecnologia e natura si fondono in una visione olistica. Non una semplicemente una tecnologia, ma una filosofia produttiva che ridefinisce il rapporto tra uomo, tecnologia e natura. Per i viticoltori moderni rappresenta non solo un’opportunità, ma una necessità strategica per rimanere competitivi in un mercato sempre più esigente e consapevole.


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18 Novembre 2024by Redazione

Nelle ultime ore, la società PanAgri, ditta specializzata nel settore dell’automazione irrigua, ha completato l’installazione di un altro avanzato sistema RTU “Fuori Suolo” in un fragoleto a Scanzano Jonico (Matera).

l CEO Bernardo Grieco, che ha seguito di persona le operazioni di messa in opera, commenta: “Chi decide di coltivare fragole o altri prodotti in fuori suolo, deve conoscere dati agronomici essenziali, che diventano imprescindibili per ottenere produzioni ed evitare problematiche come ristagni irrigui, difficoltà fitopatologiche e scarsa produzione. Abbiamo sviluppato e già testato un sofisticato sistema ideale per le coltivazioni non tradizionali, capace di monitorare aspetti quali temperatura e umidità dell’aria, radiazione solare, percentuale di drenaggio, temperatura, umidità e pH del substrato, pH ed EC del drenaggio (in entrata e uscita), e infine nutrienti essenziali (azoto, fosforo e potassio). Grazie al controllo da remoto, questo sistema permette di monitorare in tempo reale ogni parametro necessario per una coltivazione ottimale e diversa da quella tradizionale, su suolo. Sono 10 gli impianti finora realizzati tra la Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia, per un totale di 15 ettari coperti”.

Le componenti hardware e software degli impianti d’irrigazione automatizzati vengono costruite e assemblate interamente nello stabilimento di Scanzano Jonico (Matera), garantendo a ogni cliente assistenza pre e post installazione, grazie anche a due officine mobili

“Chi sceglie la fertirrigazione di precisione marchiata Irrifarm di PanAgri sa bene di poter contare su sistemi che permettono di risparmiare risorse, ridurre i costi e migliorare la qualità e la resa delle fragole nel medio e lungo termine, così da mettere in praticare un’agricoltura più efficiente e sostenibile”


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5 Novembre 2024by Redazione
Il linguaggio della natura

La natura è un vero e proprio libro aperto di matematica applicata. Ovunque ci volgiamo, possiamo scorgere straordinarie geometrie e proporzioni che regolano lo sviluppo di organismi viventi, dagli alberi ai fiori, dai cristalli alle galassie. Per gli esperti di fertirrigazione, comprendere questo “linguaggio” matematico della natura rappresenta una straordinaria opportunità per ottimizzare le proprie soluzioni colturali.

La sezione aurea vegetale

Uno dei segreti matematici più affascinanti della natura è senza dubbio la sezione aurea, quel rapporto perfetto di 1 a 1,618 che si ritrova in infiniti elementi del mondo naturale. Nel regno vegetale, questa proporzione armonica governa la disposizione di foglie, rami e persino petali, garantendo una captazione ottimale della luce solare e una circolazione fluida dell’acqua. Padroneggiare la sezione aurea significa essere in grado di replicare in modo preciso i meccanismi di crescita delle piante, progettando sistemi di fertirrigazione altamente efficienti.

Il pattern di Fibonacci vegetale

Strettamente legato alla sezione aurea, il pattern di Fibonacci rappresenta un’altra meraviglia matematica che si manifesta nel mondo vegetale. Questa affascinante sequenza numerica, in cui ogni numero è la somma dei due precedenti, si riflette nell’organizzazione dei rami, delle foglie e persino dei semi di molte specie. Ancora una volta, la natura dimostra di possedere una forma di intelligenza intrinseca, che gli esperti di fertirrigazione possono replicare attraverso algoritmi ispirati ai processi di adattamento delle piante.

L’intelligenza vegetale

In effetti, le piante possono essere considerate veri e propri organismi “intelligenti”, le cui decisioni e risposte agli stimoli ambientali meritano di essere attentamente studiate. Grazie a questa visione, i ricercatori stanno sviluppando sistemi di fertirrigazione di precisione basati su algoritmi in grado di ottimizzare l’uso delle risorse idriche e nutritive, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale. È una sfida affascinante, in cui la matematica gioca un ruolo fondamentale.

Modelli matematici per il risparmio idrico

Infine, l’applicazione di modelli matematici avanzati alla gestione dell’acqua e dei nutrienti è cruciale per garantire un uso razionale ed efficiente delle risorse. Attraverso l’analisi dei dati sulle esigenze idriche delle piante, i flussi di irrigazione e i processi di assorbimento, è possibile progettare soluzioni di fertirrigazione all’avanguardia, che massimizzano i benefici per gli agricoltori e l’ambiente. È un campo in continua evoluzione, dove la matematica si fonde alla tecnologia per offrire prestazioni sempre più elevate.

Fertirrigazione di precisione, ispirata alla natura

Esplorare i “numeri segreti” delle piante attraverso gli strumenti della matematica rappresenta una straordinaria opportunità per rivoluzionare il settore della fertirrigazione. Grazie a questa prospettiva innovativa, è possibile progettare sistemi di irrigazione e nutrizione di precisione che replicano fedelmente i meccanismi di crescita vegetale ottimizzati dalla natura stessa.

Tali soluzioni di precision farming, spesso gestibili in modalità remota, offrono innumerevoli vantaggi per gli agricoltori e l’ambiente:

  • Massimizzazione della resa e della qualità delle colture, grazie a un apporto idrico e nutrizionale perfettamente calibrato sui reali fabbisogni delle piante
  • Riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale, grazie a un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse idriche e dei fertilizzanti
  • Risparmio sui costi di manodopera e di gestione, consentendo il monitoraggio e il controllo da remoto dell’intero processo di fertirrigazione

In definitiva, comprendere la “matematica vegetale” e applicarla nella pratica attraverso soluzioni di precision farming significa cogliere un’opportunità unica per ottenere risultati straordinari in termini di resa, efficienza e sostenibilità. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della bellezza e dell’efficienza nascoste nella natura.


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28 Ottobre 2024by Redazione

C’è una rivoluzione silenziosa che sta attraversando i nostri campi, e per comprenderla dobbiamo prima addentrarci in una foresta. Immaginate di camminare in un bosco dopo la pioggia: ogni goccia d’acqua che cade segue un percorso preciso, orchestrato da millenni di evoluzione. Le chiome degli alberi la intercettano, la corteccia la guida, le radici la assorbono in una danza perfetta che non spreca nulla. È proprio questo spettacolo di efficienza che sta ispirando la nuova frontiera dell’agricoltura di precisione.

Sotto i nostri piedi, mentre camminiamo nel bosco, si nasconde una rete di comunicazione più antica di internet. I micologi la chiamano “Wood Wide Web”, una ragnatela microscopica di funghi che connette le radici degli alberi in un sistema di condivisione delle risorse che farebbe impallidire i nostri migliori ingegneri. È questo sistema naturale che ha ispirato una nuova generazione di tecnologie per l’irrigazione intelligente.

Quando abbiamo iniziato a studiare come le foreste gestiscono l’acqua e i nutrienti, ci siamo resi conto che stavamo osservando il sistema di irrigazione perfetto. La natura ha avuto milioni di anni per perfezionare questi meccanismi. Noi stiamo semplicemente cercando di riprodurli con la tecnologia moderna.

I moderni sistemi di fertirrigazione sono come una foresta digitale. Sensori nascosti nel terreno, proprio come le radici degli alberi, ascoltano costantemente le esigenze del suolo. Misurano l’umidità, analizzano la concentrazione dei nutrienti, monitorano la salute delle piante. Ma a differenza delle foreste, possono comunicare queste informazioni direttamente al nostro smartphone. È come avere migliaia di piccole sentinelle nel campo. Ma la vera magia non sta solo nel raccogliere i dati, sta nel modo in cui il sistema risponde. Proprio come la rete micorrizica di una foresta distribuisce risorse dove sono più necessarie, questi sistemi intelligenti regolano automaticamente l’irrigazione e la distribuzione dei nutrienti, zona per zona, pianta per pianta.

L’Intelligenza delle Radici

Le piante, in natura, hanno sviluppato strategie sorprendenti per gestire l’acqua. Pensiamo alle specie del deserto, capaci di sopravvivere con quantità minime di acqua, o alle piante della foresta pluviale che hanno imparato a gestire l’eccesso idrico. I nuovi sistemi di fertirrigazione imitano questa intelligenza naturale attraverso quello che gli ingegneri chiamano “apprendimento adattivo”.

I sensori nel terreno funzionano come radici artificiali, ma con un vantaggio: possono comunicare istantaneamente con un sistema centrale che elabora le informazioni e prende decisioni in tempo reale. Se una zona del campo è più secca, riceverà più acqua. Se un’area mostra carenze di specifici nutrienti, il sistema adatterà la composizione della soluzione nutritiva.

La Rivoluzione Gentile

L’impatto di questa tecnologia è già tangibile. Gli agricoltori che hanno adottato sistemi di fertirrigazione intelligente riportano riduzioni del consumo idrico che sfiorano il 40%. Ma non è solo una questione di risparmio: le piante sono più sane, i raccolti più abbondanti, l’uso di fertilizzanti più efficiente.

È come se avessimo dato un cervello al sistema di irrigazione. Prima i cicli di irrigazione si basavanocsull’esperienza e sull’istinto. Ora il campo dice esattamente di cosa ha bisogno e quando. È come avere una foresta che si autogestisce.

Il Futuro è già nei Campi

La vera rivoluzione di questi sistemi sta nella loro capacità di imparare. Proprio come una foresta si adatta nel tempo ai cambiamenti climatici, i sistemi di fertirrigazione accumulano dati e affinano le loro risposte stagione dopo stagione. Comprendono i pattern climatici, anticipano le esigenze delle colture, si adattano alle specificità di ogni appezzamento.

Gli sviluppi futuri promettono di portare questa tecnologia ancora più vicina al modello naturale. Si sta lavorando su sensori ancora più sofisticati, capaci di rilevare i segnali chimici che le piante usano per comunicare tra loro. Altri progetti mirano a integrare questi sistemi con colonie di microrganismi benefici, replicando in pieno la complessità dell’ecosistema forestale.

Una Nuova Armonia

C’è qualcosa di poetico nel fatto che la soluzione a una delle più grandi sfide dell’agricoltura moderna – la gestione efficiente delle risorse idriche – si trovi proprio nel modello più antico che conosciamo: la foresta. La tecnologia non sta cercando di sostituire la natura, ma di amplificarne la saggezza.

Mentre camminiamo tra i campi irrigati da questi sistemi intelligenti, non possiamo fare a meno di pensare che forse il futuro dell’agricoltura non sta nell’allontanarsi dalla natura, ma nel tornare ad essa, armati questa volta di strumenti che ci permettono di comprenderla e replicarla meglio che mai. La foresta digitale è già qui, e sta crescendo ogni giorno di più.



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